Non so come mai tu sia venuto a cercarmi, ma sono felice sia qui. Non amo le definizioni, ma credo di potermi definire un “artigiano” dello spettacolo. Una specie di sarto che disegna, taglia, cuce e ricuce con amore e passione, per provare a realizzare il migliore spettacolo possibile. Di solito gioco con la musica, uso il corpo, il ritmo e mi piacciono le cose surreali. Faccio suonare i piedi e le cose che di solito non suonano e poi invento storie. Dormo poco e male, perché di notte viene a trovarmi la mia amica fantasia e ci facciamo lunghe chiacchierate che poi è già mattina.
Vieni a teatro!
Così ti faccio vedere cosa ci siamo raccontati l’altra notte…
Gli Spettacoli
Non l'ho detto io, eh!
L'umanità persa e accecata nello scenario chapliniano di «Contrattempi moderni»
Nicola Morisco
Gazzetta del Mezzogiorno
“Contrattempi moderni”, il primo esilarante one man show di Raffaello Tullo, ironizza sulla schiavitù dell’uomo dei nostri giorni, trasformando un disagio individuale in coscienza collettiva
Pasquale Attolico
CiranoPost
Contrattempi moderni racconta I'illusione e la disillusione dell'uomo del terzo millennio, prima sedotto, poi deluso dal quel progresso spicciolo e invasivo che assilla il nostro quotidiano con una morra di telecomandi, passwords, codici Qr.
Italo Interesse
Quotidiano di Bari
I Contrattempi moderni fanno sbellicare il Fulvio. Gran finale di stagione: “Pubblico, tutti sul palco”
Roberta Morrone
Primonumero
I mirabili e divertenti «Contrattempi moderni» di Raffaello Tullo, a teatro. Tra physical comedy, risate, poesia e tante citazioni. Un apologo sulla solitudine che riflette sul rapporto tra l'uomo e la tecnologia.